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Sfogliando i giornali del 4 novembre

Le cinque notizie di oggi, da sapere

01 – Immigrazione. Cameron: numero limitato agli ingressi Ue. Merkel risponde: così uscite dall'Europa

Scontro tra il governo britannico e quello tedesco sull'immigrazione. Nonostante gli avvertimenti della cancelliera tedesca Merkel, che chiedeva a Cameron di non limitare il numero di immigrati dall'Unione Europea verso il Regno Unito, il cancelliere britannico Osborne ha dichiarato che i cittadini del Regno Unito «considerano eccessivo il numero di cittadini Ue che si trasferiscono in Gran Bretagna e hanno diritto ai sussidi e al sostegno dello stato sociale». Per il governo tedesco, così come la Commissione Europea, il diritto di libera circolazione dei cittadini e dei lavoratori all'interno dell’Unione europea è un principio che non può essere messo in discussione da Londra. Merkel ha dichiarato che pur di non concedere terreno su questo fronte sarebbe disposta a lasciare uscire il Regno Unito dalla Ue. «La Gran Bretagna deve chiarire il ruolo che intende svolgere in futuro nella Ue». Secondo Il Sole 24 ore, le cause sono tre: la caduta all’inizio del 2014 delle ultime barriere alla libera circolazione nei confronti di due paesi poveri dell’Unione, Bulgaria e Romania, che hanno fatto temere ondate di immigrati non qualificati e senza concrete possibilità di lavoro, l’aumento dei flussi migratori dalle regioni più colpite dalla crisi economica, ed infine l’avanzata dei movimenti antieuropei che stanno guadagnando consensi agitando lo spettro dell’invasione di immigrati poveri dai paesi dell’Est.

02 – Ripensare il diritto degli apolidi

A 50 anni dalla Convenzione internazionale che istituiva lo status di apolide, sono ancora dieci milioni le persone a cui è negata una cittadinanza nel mondo. Spesso sono le minoranze etniche ad essere colpite, mentre un terzo degli apolidi sono bambini. L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati lancia oggi la campagna “I belong” per cancellare l’apolidia dalla faccia del pianeta entro i prossimi dieci anni. Secondo l'Unhcr «È un problema creato unicamente dall’uomo, facilmente risolvibile se ci fosse la volontà dei Governi». Secondo la Comunità di Sant’Egidio, gli apolidi de facto in Italia, cioè coloro che non sono riconosciuti come tali, sono circa 15.000, mentre soltanto 900 sono iscritti nei registri anagrafici. L’Italia è uno dei soli 12 Stati al mondo che prevede lo status di apolide, e nel nostro paese sono quasi tutti rom dell’ex Jugoslavia, spesso qui da due o tre generazioni; il resto provengono soprattutto dall’ex Urss, dalla Palestina, Tibet, Eritrea ed Etiopia.

03 – Attacco in un villaggio sciita in Arabia Saudita

Cinque persone sono state uccise e nove sono rimaste ferite in una sparatoria in una regione dell’est dell’Arabia Saudita a maggioranza sciita. L’attacco è avvenuto durante la celebrazione dell’ashura, festa sciita che commemora la morte di Hussein, il nipote del profeta Maometto. Al Ahsa è una zona ricca di petrolio dove si concentra la minoranza sciita, che rappresenta il 10 per cento della popolazione dell’Arabia Saudita, dominata dai sunniti, e mette in luce l'apertura di una nuova fase nel confronto tra le confessioni islamiche in Medio Oriente. Allo stesso tempo, nel governatorato di Anbar, in Iraq, i miliziani dello Stato islamico hanno ucciso circa 320 persone all'interno di uno scontro per il controllo delle tribù sunnite dell'area, confermando il momento complesso nella definizione degli equilibri all'interno della confessione sunnita, che guarda con crescente interesse allo Stato Islamico, ma conserva uno zoccolo duro in Iraq di almeno 5000 sunniti che si oppongono con la forza all'avanzata del Califfato, soprattutto nelle aree di Falluja e Baghdad.

04 – Transizione a Ouagadougou

La giornata di ieri in Burkina Faso è stata caratterizzata dalle consultazioni tra Yacouba Isaac Zida, numero due della guardia presidenziale di Blaise Compaoré e considerato come nuovo “uomo forte” del paese, e i rappresentanti della politica e della diplomazia burkinese ed internazionale. Per il sito d’informazione Le Faso, il colonnello Zida ha annunciato «la creazione nei tempi più brevi possibile e in una cornice costituzionale, di un organismo di transizione consensuale ed inclusivo» tra tutte le forze politiche e sociali. Le forze armate hanno decretato la riapertura dei confini terrestri chiusi la scorsa settimana, ma rimane in vigore il coprifuoco notturno. Intanto, riunito ad Addis Abeba, il Consiglio pace e sicurezza dell’Unione Africana ha lanciato un ultimatum all’esercito burkinabé, chiamato a consegnare il potere a un governo civile entro due settimane per evitare sanzioni.

05 – Concorso specializzazione Medicina, le prove non saranno ripetute

Tornano ad essere validi i test d’ingresso del primo concorso nazionale per l’accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina, annullati sabato per un’anomalia nelle prove scritte del 29 e 31 ottobre. Nella serata di ieri il ministero dell’Istruzione ha annunciato che «Le prove per l’accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina del 29 e 31 ottobre non dovranno essere ripetute». Per la ministra Stefania Giannini, l'eliminazione delle due domande all'origine dell'anomalia è sufficiente a garantire la validità della prova sia per l'area medica che per quella dei servizi clinici. Dello stesso parere l'Avvocatura dello Stato. La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha chiesto che i test d'accesso vengano ripensati, in modo da evitare che succedano «cose straordinarie» ad ogni tornata. «Paghino i colpevoli, non le vittime» viene invece chiesto dal Movimento 5 stelle, mentre per Forza Italia tutti i candidati dovrebbero essere ammessi come forma di risarcimento.

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