Rifugiati. Proteste contro il Centro Mediterranean Hope di Scicli (Rg)
30 ottobre 2014
Solidarietà alla locale chiesa metodista da associazioni locali e dalle istituzioni
La notizia dell’apertura a Scicli di Mediterraan Hope – Casa delle culture ha sollevato le proteste di Forza Nuova e di alcuni commercianti contrari alla presenza e all’accoglienza di rifugiati nella cittadina della Sicilia sudorientale. Sulle saracinesche della Casa, nei giorni scorsi è apparsa la scritta anonima “Vergogna! No, no, no” ed è partita una raccolta di firme in cui si esprime contrarietà a questa iniziativa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) realizzata in collaborazione con la locale Chiesa metodista.
«Sono reazioni che avevamo messo in conto – commenta il pastore Massimo Aquilante, presidente della Fcei – perché sappiamo bene che il tema delle migrazioni è la bandiera di forze politiche che attorno ad essa sanno di raccogliere un facile consenso. Ho però fiducia che l’ampia maggioranza della popolazione di Scicli capisca che il nostro progetto è un contributo alla vita sociale, al patrimonio culturale ed in certa misura anche all’economia della città: Mediterranean Hope - Casa delle culture, infatti, è un progetto aperto anche alla città di Scicli e metterà a disposizione luoghi e mezzi per promuovere attività sociali e interculturali anche a beneficio dei residenti italiani. La Casa, inoltre, sarà gestita da personale molto qualificato reclutato a Scicli, e da essa passeranno volontari internazionali e osservatori di tutta Europa e degli Stati Uniti che potranno diventare grandi ambasciatori della tradizione di ospitalità e accoglienza della città di Scicli».
La Casa delle culture di Scicli si colloca nel quadro del progetto Mediterranean Hope che opera anche a Lampedusa. Obiettivo di questa iniziativa, totalmente autofinanziata grazie all’8 per mille della Chiesa valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi) e di alcune chiese protestanti estere, è monitorare i processi migratori nel Mediterraneo, accogliere e accompagnare i rifugiati che giungono in Sicilia con mezzi di fortuna. Tutte le operazioni di accoglienza saranno concordate con le autorità preposte.
Solidarietà alla Chiesa metodista di Scicli è stata espressa da varie associazioni, laiche e cattoliche, e dalle istituzioni locali. Varie associazioni che operano nel settore sociale, hanno anche indetto un incontro pubblico per il 31 ottobre. All’inizio di novembre sarà a Scicli il presidente della Fcei Massimo Aquilante, che presenterà il progetto alla cittadinanza. «Sono pronto a ragionare con chi si oppone a questa iniziativa – precisa – proponendo argomenti che attestano come questo progetto arricchisce la città, da vari punti di vista. Il progetto è ideato e gestito da credenti evangelici - prosegue Aquilante - per i quali il tema dell’accoglienza è anche una questione spirituale, un tema intrinseco alla nostra fede. La presenza evangelica a Scicli è storica, e si è sempre caratterizzata per avere realizzato importanti iniziative sociali e culturali, sempre a beneficio della città».